Un lupo alla mia porta

“Un lupo alla mia porta” racconta la storia di Romeo, un lupo nero a cui piaceva giocare con i cani.
Un rapporto davvero speciale quello che il grande lupo aveva creato con gli abitanti a due e quattro zampe di Juneau, in Alaska.
Un racconto magico che dimostra come fra uomo e lupo ci sia una relazione ancestrale e di quanto i lupi siano animali straordinari. Animali da rispettare, non esseri sanguinari da temere.
Scritto con garbo da Nick Jans e pubblicato in Italia dalle edizioni Piemme questo libro racconta la storia di un grande maschio di lupo nero, battezzato quasi subito Romeo, a causa del suo amore per una femmina di labrador. Una storia questa che l’autore poteva scrivere anche solo guardando fuori dalla finestra di casa.
La città di Juneau, pur essendo una delle più grandi dell’Alaska e la sua capitale, non è certo una metropoli ed è immersa nella natura selvaggia, proprio dove Nick Jans abitava e dove Romeo aveva deciso di stabilirsi. Da solo, cacciando capre e castori, ma creando un rapporto speciale con gli umani.
Innamorato del gioco e dei cani era diventato in breve tempo l’attrazione cittadina, anche se per molti rappresentava solo un pericolo per animali e persone. A ogni latitudine ci sono cacciatori e, come in ogni posto, anche a Juneau vi erano persone che ritenevano lupi animali pericolosi. Così la vita di Romeo è stata scandita dal 2003 al 2009 da timori e esagerazioni, ma anche da troppe persone che consideravano il lupo come un’attrazione turistica.
Quella del lupo nero Romeo è una storia di gioco, di rapporti e di corse con i cani, di improvvise sparizioni e di altrettanto incredibili ritorni. Dimostrando la sua volontà di restare un animale selvaggio, libero e non asservito all’uomo.
Romeo voleva avere un rapporto, rispettava gli uomini ed era affascinato dai loro cani. Ma voleva restare un lupo nero, senza cedere alla tentazione di un rapporto diverso. Come invece, troppe volte, avevano cercato di fare gli abitanti di Juneau.
Ma non è una storia a lieto fine, purtroppo. Perché, se i lupi fanno parte della vita e della storia degli uomini, i demoni fanno parte della vita di alcuni di noi umani. Che per gloria o per profitto, per crudeltà o per semplice stupidità, certo non meno dannosa, compiono azioni riprovevoli.
Un libro da leggere per sfatare molti pregiudizi, per capire quanto uomini e animali possano essere davvero vicini nel loro sentire. Quanto uomini e lupi abbiano in comune: con i cani, il gioco e il bisogno di rapporti.
Un racconto che stimola non solo la fascinazione verso queste incredibili creature ma che mette un punto fermo sulla necessità di avere rispetto per la loro natura di animali selvaggi e per non indurli in comportamenti che potrebbero risultargli fatali.
Edizioni Piemme – 318 pagine