Buon Natale agli ultimi e agli indifesi

Buon Natale agli ultimi e agli indifesi

Buon Natale agli ultimi e agli indifesi, ma il segnale che arriva dalla manovra del popolo è quello di penalizzare proprio chi aiuta.

Si aumentano le imposte per il terzo settore, si riducono i fondi per il servizio civile e si racconta che è lo Stato a occuparsi dei poveri.

Dimenticando che in Italia persone, animali e ambiente sono aiutati, tutelati, difesi proprio dall’associazionismo del Terzo Settore. Quello pulito, ovviamente. Quello che non specula.

Per comprendere cosa scrivo basta leggere l’incipit di questo articolo di Stefano Arduini pubblicato su Vita, che vi consiglio di leggere con attenzione e per intero:

Far passare come grande attenzione per il non profit, la sua esclusione dalla gestione di una misura contro la povertà è una piroetta da circo Togni. Poi l’Ires, il servizio civile, le iniziative contro la povertà minorile e così via. Questo Governo rischia di annichilire le formazioni intermedie e l’impegno sociale. Che sia per ideologia o necessità di cassa, sarebbe una responsabilità gravissima.

Se proprio si voleva risparmiare un po’ di quattrini bastava aumentare i controlli sul Terzo Settore, per impedire che al suo interno si annidino furbi e furbetti, ladri e santi. Non ho mai detto infatti che le associazioni siano tutte linde e cristalline come l’acqua. Ma quelle che lo sono costituiscono la spina dorsale dell’aiuto a chi è in difficoltà.

Sono le sentinelle sul territorio per la difesa dell’ambiente, il presidio per la tutela degli ultimi, dei senza tetto. In queste fredde notti a assistere clochard e persone che vivono in strada, per scelta o per necessità, ci sarà il popolo dei volontari. Senza il quale non ci sarebbe assistenza, nemmeno un pasto caldo o un’ambulanza.

Già presidente Conte, anche le ambulanze sfrecciano nelle strade durante le feste grazie ai volontari. Non ci sono soldi per avere soccorritori professionisti H24, lo sapeva? Sapeva che il soccorso agli animali in difficoltà è garantito in massima parte dai volontari, che sono volontari anche quelli che servono nelle mense dei poveri? Che sono tutte gestite dalle associazioni.

Il Terzo Settore va controllato e in alcuni casi ripulito, ma nella maggioranza dei casi è quello che tiene in piedi il minimo benessere per tante e tante vite. Quelle che forse non arriveranno mai nemmeno al reddito di cittadinanza. Perché in questo paese anche essere cittadini è difficile e se non ci fossero le associazioni lo sarebbe ancora di più.

Non è una questione politica ma solo di buon senso, di comprensione dei bisogni reali di un paese piegato e piagato, che potrebbe risalire se solo si dedicasse con serietà a contrastare la corruzione, il malaffare e l’evasione.

Se migliorasse la tutela ambientale, creando non solo nuove opportunità di lavoro ma anche nuove entrate. L’Italia è il paese più bello del mondo e se smettessimo di distruggerlo potremmo ottenere ancora maggiori entrate dal turismo.

Buon Natale a lei e a tutta la sua squadra di ministri più o meno appariscenti, più o meno attenti, più o meno…. Ma creda che tagliare i fondi al Terzo Settore è stata davvero una pessima azione. Della quale spero che un giorno ci sia il coraggio di vergognarsi, di ammettere che per dare risorse e fiato alle promesse sono state un po’ tagliate le gambe agli ultimi!

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