
Dentro l’auto un caldo mortale uccide gli animali in pochi minuti: le automobili diventano dei forni dove la sopravvivenza diventa impossibile. Un attimo di disattenzione può costare la vita, come succede ogni estate e queste disgrazie non riguardano soltanto gli animali.
In parlamento da tempo un disegno di legge prevede che i seggiolini dei bimbi lancino un segnale d’allarme, quando il veicolo è fermo e il bambino non viene tolto dal seggiolino. Purtroppo ogni estate ci sono casi di bambini e animali che muoiono in auto, a causa del calore. Non per cattiveria, ma per colpevole sottovalutazione dei rischi e, purtroppo, alcune volte per distrazione.
Una vettura ferma, quando il sole e il clima sono molto caldi, ci mette davvero pochi minuti a trasformarsi in un forno, raggiungendo temperature che superano i 60/70 C°. Causando così la morte per “colpo di calore”, uno stato che può diventare irreversibile in tempi molto brevi, portando a morte. Con grandi sofferenze sino a quando non si arriva alla perdita di conoscenza.
Un caldo mortale uccide gli animali in pochi minuti
Solo in pochi casi il cittadino può rompere il vetro dell’auto
Sul web girano tantissime notizie che giustificano “sempre” la rottura del cristallo dell’auto con lo stato di necessità. Questo è vero soltanto se l’animale all’interno dimostra visibili segni di sofferenza, che spesso però può essere mal valutata da chi è sul posto. Perciò è importante chiamare sempre e comunque il servizio di pronto intervento (Polizia, Carabinieri, Polizia Locale, Vigili del Fuoco).
Non si pensi che la sola presenza del cane in auto possa giustificare il gesto di rompere un vetro o forzare la serratura. Questa azione espone chi la compie al rischio di una denuncia, senza dimenticare che qualche problema lo potrebbe correre anche l’animale. I vetri delle autovetture proiettati all’interno possono causare ferite, senza considerare il pericolo di fuga che da questo gesto può derivare.
Per poter aprire uno sportello spesso basta rompere un vetro piccolo per intervenire all’interno, togliendo dall’abitacolo dell’auto il malcapitato, ma bisogna essere in grado di impedirne la fuga e di esserne certi prima di agire. Cosa non semplice quando l’animale è ancora molto reattivo e magari di taglia grande.
La prudenza deve essere alla base di ogni azione, anche in emergenza
Se è vero che dentro l’auto un caldo mortale uccide gli animali è pur vero che un salvataggio non necessario, mal gestito o fatto senza riflettere può far passare dalla padella alla brace. Per questo è importante valutare con serenità e chiamare, senza perdere tempo, il pronto intervento. Magari realizzando un breve video che documenti lo stato di sofferenza dell’occupante del veicolo.
In caso si intervenga in un caso di colpo di calore la prima necessità è quella di raffreddare il corpo dell’animale, con acqua e panni bagnati che possano rinfrescarlo. Ma la cosa più importante è sicuramente quella di avere un veterinario o seguire le sue istruzioni anche al telefono. Senza improvvisare soccorsi che potrebbero sortire l’effetto contrario.
Un’altra cosa importante, in questo caso come azione preventiva, è quella di diffondere l’informazione sul pericolo derivante dal lasciare gli animali in auto. Non tralasciando le responsabilità che da questo comportamento incosciente possono derivare per i proprietari: una denuncia per maltrattamento di animali che può comportare anche la confisca dell’animale maltrattato.
Senza dimenticare che potrebbe essere disposto il sequestro dell’auto quale corpo di reato e che nessuna assicurazione risarcirà mai i danni causati a seguito della commissione di un illecito. Alcune volte rappresentare il lato economico del problema aiuta ad aumentare responsabilità e prudenza.
E se qualcuno dice che in dieci minuti non può succedere nulla di grave rispondete sempre che questo non è assolutamente vero.