Membri di UKC Japan soccorrono dei cani rinvenuti all'interno della zona di interdizione.

Membri di UKC Japan soccorrono dei cani rinvenuti all’interno della zona di interdizione.

2011-03-11: una data che abbiamo sbagliato a non segnarci sul calendario! Questa data comporterà un sacco di conseguenze, così tante che non ce le possiamo ancora immaginare. Dopo tre anni, un periodo infinitesimale, inutile rispetto alla radioattività ed al suo tempo di decadenza, Fukushima è uno spettro silenzioso. Uno spettro silenzioso che i media ci dicono che compare solo in Giappone, qualcun’altro dice che non lo si vede più nemmeno li perchè non ci sono problemi. La realtà per ora è fatta persone e animali che stanno ancora morendo, mentre scrivo e mentre voi leggete, in continuazione, come i secondi scanditi da un orologio, per un tempo che non è dato di conoscere.

Un articolo pubblicato su “Internazionale” ha dettagliato un quadro crudo e crudele di quello che sta accadendo a Fukushima, delle mafie, dello strapotere della Tepco, l’azienda elettrica che comanda e influenza il Giappone. Questo articolo parla di persone comprate per morire, di bugie, di rapine della vita altrui, di animali e persone che muoiono, di animali mutanti e deformi.

Il Giappone, una nemesi pensando alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki,, pensa di riaprire le centrali nucleari e anche l’Europa strizza l’occhio alla peggiore delle energie: quella che produce scorie, quella che l’uomo non ha ancora capito né come trattare né come imbrigliare, come mettere in sicurezza. Noi, i custodi della Terra, per soldi, per potere, per disinteresse, per stupidità ci stiamo suicidando, coinvolgendo in questa scelta il pianeta del quale eravamo solo ospiti, al pari di tante altre specie animali.

Non si tratta più di etica verso persone e animali: si tratta di capire che questa avventura spregiudicata che stiamo conducendo non sarà più il potere dei grandi verso i piccoli, sarà il potere di una realtà inanimata, il denaro, verso la vita.

Abbiamo tradito, ancora una volta, un patto: quello che avevamo con il dio dell’equilibrio. Lui è un dio, noi invece solo piccoli, stupidi e arroganti sudditi.

Mastodon