Protezione circolo polare artico: quattro parole che possono significare molto per il futuro del pianeta, ora che questo prezioso ecosistema diventa vulnerabile.
Lo comprende molto bene l’IUCN, l’Unione internazionale per la conservazione della natura, che insieme a UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite, che ha lanciato un grido d’allarme sull’importanza di arrivare a una protezione immediata dell’Artico.
L’ecosistema dell’Artico è diventato estremamente vulnerabile a causa della riduzione dello spessore della calotta di ghiaccio dovuta al riscaldamento globale del nostro pianeta. Questo mutamento di condizioni non solo metterà in pericolo la popolazione degli orsi polari, che oramai sembrano essersi avviati sulla via dell’estinzione, ma l’intera regione.
La progressiva riduzione dei ghiacci, la variazione del loro spessore e l’apertura di nuove vie di navigazione espongono l’Artico a una serie di pericoli rappresentati dall’inquinamento delle acque a causa del traffico commerciale, dalla possibilità di nuove trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi e da uno sfruttamento del mare causato da una pesca sempre più distruttiva.
“L’Oceano Artico svolge un ruolo fondamentale nell’equilibrio globale del clima e ospita una vasta gamma di specie, molte delle quali minacciate” spiega Carl Gustaf Lundin, direttore del Global Marine Programme e Polar di IUCN . “Lo status di Patrimonio Mondiale dell’Umanità costituisce un grande potenziale per aumentare la protezione degli habitat più importanti.”
Nel momento in cui questa grandissima area del pianeta non sarà più resa impenetrabile e difficilmente sfruttabile per la protezione dei ghiacci il rischio è quello di passare da una protezione quasi completa a uno sfruttamento massiccio, che non lascerà il tempo nemmeno per una lenta evoluzione dell’ecosistema.
L’Artico ha rappresentato per anni un santuario in grado di produrre grandi scorte di risorse ittiche e di cibo, il krill, necessario alla sopravvivenza di moltissime specie. Ha inoltre ospitato specie endemiche come l’orso polare, il narvalo, varie specie di balena, i trichechi e moltissimi uccelli marini.
Abbiamo necessità di fermare ogni forma di sfruttamento e di un accordo planetario che tuteli l’ecosistema Artico, mettendolo al riparo dagli appetiti commerciali dello sfruttamento distruttivo. Abbiamo necessità che la bellezza della natura viva nella sua meraviglia, celebrata da questa Elegia per l’Artico suonata dal grande pianista Ludovico Einaudi.