Striscia la notizia sul lupo racconta le favole

Striscia la notizia sul lupo racconta le favole

Striscia la notizia sul lupo racconta le favole e fa arrabbiare chi lavora, seriamente, al progetto Wolf Alps ma anche Franco Tassi, storico direttore del Parco d’Abruzzo e uno dei grandi esperti di lupi nel nostro paese.

Edoardo Stoppa, paladino degli animali nella storica trasmissione di Canale 5 “Striscia la notizia” questa volta è inciampato in gravi errori, dando vita a una ricostruzione della realtà falsata, non rendendo certamente un buon servizio al lupo e a quanti lavorano per difenderlo.

Così, dando Stoppa credito a Roberto Salvini, consigliere della Lega Nord alla Regione Toscana, Striscia accredita un’informazione completamente falsa, fuorviante della realtà e molto pericolosa in questo momento: sostiene e sposa la tesi che non solo i lupi siano stati reintrodotti in Italia ma anche che, con progetti non meglio identificati, siano stati volutamente reintrodotti il lupo nero, quello siberiano e pericolosissimi ibridi. Ma date un’occhiata al video della puntata andata in onda l’8 febbraio e capirete perché Striscia la notizia e Edoardo Stoppa siano stati capaci di sollevare così tante critiche.

I lupi in Italia, come dovrebbe essere noto a tutti, non sono mai stati introdotti in natura ma la loro diffusione è dovuta a una sparuta popolazione, sopravvissuta alla persecuzione della specie, interrottasi nel 1977 con l’avvento della legge 968, che li ha dichiarati specie particolarmente protetta. Questo piccolo gruppo di animali sopravvissuto nelle foreste del centro Italia ha cominciato piano piano a ricolonizzare il paese, per varie motivazioni ambientali, arrivando all’attuale densità di lupi presente in Italia, che è regolata dalla portanza ambientale e non certo dalle scellerate azioni dell’uomo come sostiene il consigliere toscano Salvini.

L’introduzione di altre specie di lupo potrebbe essere accidentalmente accaduta – il condizionale è d’obbligo – a causa di qualche scellerato senza scrupoli che ha ibridato cani con lupi, ma lo scopo era quello di venderli agli appassionati e non certamente per rilasciarli in natura. Non risultano, allo stato attuale, popolazioni viventi nel nostro paese di lupi neri o dell’Alaska e questa favola ricorda un po’ quella di Cappuccetto Rosso, in un momento in cui ci vorrebbe sicuramente maggior prudenza nel trattare l’argomento.

Ora guardate cosa pensano del servizio di Striscia la notizia le persone che sul lupo lavorano sul serio e quali possono essere state le reazioni a una bufala gettata in pasto a milioni di spettatori.

Si vede che il mese di febbraio è quello delle bufale sui lupi visto che lo scorso anno, nello stesso mese, furono Le iene a mandare in onda un pessimo servizio al quale avevo dedicato grande spazio in vari articoli.

Giustamente tante imprecisioni e errori contenuti nel servizio di Striscia la notizia sul lupo hanno fatto prendere posizione anche a Franco Tassi, che tanto di lupi si è occupato nella sua carriera e che ha scritto su Facebook questo post:

Questo dimostra che non bisogna credere a tutto quello che viene scritto e detto sul lupo: mai come in questo periodo, infatti, l’informazione è da prendere e maneggiare con estrema cautela.

dispiace che sia caduto in trappola, nella tagliola della disinformazione, tanto per restare in tema, proprio l’amico Edoardo Stoppanoto per i suoi servizi in difesa degli animali maltrattati, che ha spesso contribuito a portare alla luce situazioni terribili di maltrattamento di animali. Questa volta però è lui a aver maltrattato verità, informazione e lupi.

Ora tutti noi, chi per la tutela del lupo opera, e sicuramente anche il lupo ci aspettiamo un servizio riparatore, che ristabilisca la verità.


AGGIORNAMENTO dell’12/02/2017

 

 

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