Owl Cafe di Palazzolo sull’Oglio con titolari minacciati di morte

Owl Cafe di Palazzolo sull'Oglio con titolari minacciati di morte

Owl Cafe di Palazzolo sull’Oglio con titolari minacciati di morte, da taluni pseudo animalisti, dimostra come le frange estremiste costituiscano un danno per la tutela dei diritti degli animali, facendo passare tutti per degli scalmanati.

Se qualcuno crede che i diritti si possano difendere e diffondere utilizzando la violenza come strumento utile per ottenere un risultato ha sbagliato di grosso. Gli esagitati che hanno minacciato di morte i titolari del bar gli hanno fatto soltanto una cortesia, dando all’opinione pubblica l’impressione che dietro la tutela degli animali ci siano estremisti e anche violenti.

Credo di essere stato fra i primi a scrivere sugli “Owl Café” (leggi qui) in Giappone e su quanto queste mode siano contrarie al concetto di rispetto e di benessere che dovrebbe accompagnare il nostro rapporto con gli animali. Avevo anche scritto prima d’ora un articolo proprio sul caffé dei gufi di Palazzolo sull’Oglio (leggi qui) auspicando che non gli fosse concesso il permesso.

Continuo a pensare che tenere animali selvatici, seppur allevati, in condizioni di cattività sia un modo per snaturarli, esponendoli a sofferenze inutili e ponendoli nelle condizioni di non poter esercitare i propri bisogni etologici, cioè i comportamenti naturali che ogni animale ha scritto nel suo DNA grazie all’evoluzione che ha avuto la sua specie. Condizione che impedisce di considerarli come animali domestici soltanto in base al fatto che provengano da riproduzione in cattività.

Non si deve pensare che il maltrattamento di animali debba essere causato, come unica possibilità, da gesti violenti, da percosse, da comportamenti crudeli: questa è l’esasperazione di un concetto, il massimo livello della vigliaccheria umana posta in essere contro creature deboli e non in grado di difendersi in modo adeguato. Violenza può essere anche tenere un gufo legato a un trespolo, maltrattamento può essere costringere un animale notturno o crepuscolare alla luce, lasciarlo in balìa del pubblico, nell’impossibilità di potersi sottrarre ai comportamenti invasivi degli avventori.

Non bastano certamente a farmi cambiare parere le rassicurazioni dei proprietari dell’Owl Cafe di Palazzolo sull’Oglio, sull’attenzione che metteranno nel non far molestare gli animali dai clienti, piuttosto che circa il fatto che tutti i rapaci esposti sono nati in allevamenti (fatto peraltro obbligatorio per legge) come riportano gli articoli sui giornali (leggi qui). Ma restano inaccettabili e ingiustificabili le minacce, sotto ogni profilo. Violenza dannosa e inutile!

Il fatto che il bar di Palazzolo abbia dovuto essere inaugurato senza animali, proprio per i timori dei proprietari scaturiti dalle minacce ricevute (leggi qui), non deve far pensare a una vittoria. La vera vittoria sarebbe stata se al bar fossero stati ritirati i permessi per poter esercitare questo genere di attività,. Su questo ha puntato la componente sana di chi difende i diritti animali: la richiesta di un intervento degli organi di controllo che portasse al divieto di esporre animali vivi.

Questa moda è pericolosa e rischia di diventare dilagante qualora il risultato economico di questi bar sia positivo, stimolando una serie di emulazioni che serviranno solo a peggiorare la qualità della vita di moltissimi animali, costretti a essere esibiti come se fossero in uno zoo o peggio al circo. Ma la violenza dei comportamenti di certi animalisti resta inaccettabile come quella esercitata sugli animali da chi li usa per fare profitto, magari travestendolo da momento educativo.

 

 

Mastodon