Restano chiusi i roccoli lombardi, dice il TAR

Restano chiusi i roccoli lombardi

Restano chiusi i roccoli lombardi, definitivamente si spera dopo l’ennesima bocciatura che il TAR ha inflitto alla Regione Lombardia. Dopo la sospensiva che aveva sospeso l’efficacia della delibera regionale arriva ora la sentenza, tombale per questa stagione. I roccoli resteranno chiusi e dovrebbero restare chiusi per sempre.

La Lombardia da anni ripete delibere illegali in materia di caccia e da anni prende sonori schiaffoni dal tribunale amministrativo regionale ma non solo. Identiche prese di distanza dagli atti, illegali, lombardi erano arrivate dal governo centrale e dalla Commissione Europea. Ribadendo sempre gli stessi concetti, preannunciando le stesse misure e sanzioni.

Anche quest’anno il ricorso presentato al TAR da parte delle associazioni ENPA, LAC, LAV, LIPU e WWF ha trovato puntuale accoglimento, sempre per le identiche ragioni, sempre con le stesse censure.

Dopo la definitiva (forse) chiusura dei roccoli ora occorre vietare la caccia da appostamento

Se la chiusura dei roccoli è stata una vittoria del buonsenso ora occorre mettere la parola fine alla caccia, iniziando da quella d’appostamento che rappresenta la peggiore. Una forma di caccia vergognosa, dove si spara agli uccelli come ai bersagli di un luna park.

Occorre presentare anche una modifica legislativa, che coinvolga la responsabilità degli amministratori locali quando continuano a ripetere atti che sono stati già oggetto di bocciature. Diversamente si crea un’impunità di fatto inaccettabile nei confronti di chi, con volontà, cerca consenso elettorale promuovendo attività illegali.

Bisogna interrompere il rapporto malato che lega politica e mondo venatorio e in questo caso, ancora una, volta Lega di Salvini e cacciatori. I leghisti infatti sanno che quello è un bacino di voti che non tradisce e cercano di assecondarlo.

Intanto le reti restano in freezer, congelate dalla sentenza del TAR

Gli elettori leghisti non cacciatori, ma non solo gli elettori leghisti, inizino a scegliere partiti e candidati che vogliano davvero attuare politiche green, smettendo di dichiararlo soltanto e passando a atti concreti. Affermanco con chiarezza che la questione “riapertura roccoli” è stata chiusa per sempre.

Abbiamo bisogno di coerenza, di lealtà nei confronti degli elettori che chiedono a gran voce un maggior rispetto dell’ambiente. Gli stessi, che con una maggioranza trasversale, vorrebbero vedere chiusa per sempre la caccia in Italia.

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