Collari elettrici per cani, libera vendita e uso vietato

I collari elettrici sono uno strumento di tortura per cani, spacciato come un utile sistema di addestramento. Un condizionamento violento, basato sulla somministrazione di scosse a basso voltaggio ma con alto amperaggio. Grazie a due elettrodi post nella regione della gola del cane, un’area molto innervata.
Sono generalmente radiocomandati con comandi che hanno una possibilità di funzionare anche a diverse decine di metri e che consentono di scegliere durata e intensità delle scosse. Il loro impiego consente di inibire i comportamenti indesiderati: il cane assocerà uno stimolo particolarmente doloroso a un’azione, che non replicherà.
Esistono anche altri tipi di collare che non vengono azionati manualmente da un operatore ma dall’abbaiare del cane. Non appena il sensore posto sul collare si attiva per l’abbaio lascia partire un impulso elettrico. Nel medio periodo il cane imparerà a non abbaiare del tutto, proprio come se noi smettessimo di comunicare, di parlare.
I collari elettrici sono uno strumento violento che causa sofferenze
Esistono anche varianti apparentemente meno crudeli di quelli a impulsi elettrici. Funzionano con ultrasuoni che provocano un forte fastidio agli animali, ma anche questi provocano gravi sofferenze ai cani, come recentemente stabilito dal Ministero della Salute. Recependo un parere dato dal Centro di referenza nazionale per il benessere animale.
A proposito di questi collari il ministero evidenzia che:
Pertanto, al fine di garantire il benessere animale e il rispetto della normativa (in primis la Convezione europea per la protezione degli animali da compagnia, articolo 7) “Nessun animale da compagnia deve essere addestrato con metodi che possono danneggiare la sua salute ed il suo benessere, in particolare costringendo l’animale ad oltrepassare le sue capacità o forza naturale, o utilizzando mezzi artificiali che causano ferite o dolori, sofferenze ed angosce inutili”, l’utilizzo di collari acustici che possono raggiungere le intensità e frequenze sopra riportate non è consentito in quanto potrebbe configurare il reato di maltrattamento ai sensi dell’art. 544-ter del CP
Dal parere del Ministero della Salute basato sulla relazione del parere del CRENBA che potrete scaricabile integralmente QUI
Il Ministero non è netto nelle sue affermazioni purtroppo e scrive che il loro impiego non è consentito in quanto potrebbe configurare (in ipotesi) il reato di maltrattamento. Però, comunque, questo parere è un atto utilizzabile in sede giudiziaria.
La sofferenza è certa ma la vendita dei collari elettrici resta consentita
Il parere del CRENBA cita giurisprudenza e dati, ma non spiega come mai questi dispositivi possano essere in libera vendita. Con tutti i pericoli derivanti dal loro uso e abuso, che potrebbe essere fatto anche su esseri umani.
L’Italia è comunque in buona compagnia, considerando che anche nel Regno Unito questi collari sono ancora in libera vendita e anche in libero uso.