380 globicefali spiaggiati in Australia
Foto di Barney Moss – Watching Whales 4, CC BY 2.0,

450 globicefali spiaggiati in Australia, nel più grande evento di questo tipo probabilmente mai registrato. Le cause sono tuttora sconosciute, anche se e gli spiaggiamenti di cetacei non sono un fenomeno così raro. Ma quello che è accaduto in Tasmania ha proporzioni davvero mi registrate. I soccorritori sono subito intervenuti per cercare di salvare quanti più globicefali fosse possibile, ma soltanto una cinquantina di loro sono stati ricondotti in mare aperto.

Le dimensioni di questi splendidi animali sono tali da rendere molto complicato l’intervento dei soccorritori: un globicefalo può arrivare sino a sei metri di lunghezza e due tonnellate di peso. Sino ad ora risulterebbero morti più di 350 animali, per i quali non è stato possibile effettuare un salvataggio. Nonostante i numerosi sforzi messi in atto dai biologi e dai volontari intervenuti sul posto.

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Una delle ipotesi è che i globicefali, conosciuti anche come balene pilota, abbiano perso l’orientamento, entrando senza rendersene conto in una zona portuale con acque poco profonde dalla quale non sono poi riusciti più a uscire. Il problema ora sta diventando anche sanitario perché un così grande numero di cetacei morti crea notevoli difficoltà per il recupero e lo smaltimento.

450 globicefali spiaggiati in Australia, un evento che in poco tempo ha fatto il giro del mondo

I globicefali sono animali molto amati dagli studiosi per la facilità di poterli osservare quando li si incontra. Vivono in branchi di discrete dimensioni e essendo molto curiosi non sono intimoriti dall’uomo. Hanno anzi la tendenza a restare nei pressi delle imbarcazioni e di mettersi ad osservare con la testa fuori dall’acqua.

Sono presenti anche nel Mediterraneo dive vengono spesso avvistati dalle imbarcazioni che l‘organizzazione Tethys utilizza per studiare i cetacei del Mediterraneo. In particolare quelli che vivono nel santuario Pelagos, una vasta porzione di mare protetta situata fra la Corsica, la Liguria e la Francia. Fondamentale per la tutela dei mammiferi marini, così importanti per l’ecosistema acquatico.

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