Delfini e Galletti maltrattamenti perfetti

Delfini e Galletti maltrattamenti perfetti, grazie al decreto, si spera l’ultimo prima delle elezioni, con il quale si autorizzano i delfinari a far entrare nelle vasche anche i visitatori.

Un regalo fatto ai centri che in Italia hanno ancora attrazioni con delfini, sotto accusa in tutto il mondo per la crudeltà insita proprio nella privazione della libertà di questi intelligenti mammiferi, la maggioranza dei quali proviene da catture in natura.

La motivazione di questa concessione è inserita proprio nel testo del provvedimento (qui il testo) con una frase che si può senza mezzi termini definire vergognosa, per il travisamento della realtà insito in queste due righe:

É altresì  consentito  l’ingresso  in  vasca  ai soggetti   che   partecipano   ad   attività  di    educazione e sensibilizzazione del pubblico  in  materia  di  conservazione  della biodiversità con i delfini.

Il concetto che il ministero vorrebbe far passare è che l’ingresso in vasca del pubblico, all’interno di una struttura di cattività come quella di un delfinario, seppur fatto sotto la supervisione degli addestratori, possa in qualche modo accrescere la coscienza e la conoscenza dei “bagnanti” circa l’importanza della conservazione di biodiversità e delfini. Un assurdo in termini.

Questa concessione è un’idiozia senza possibilità di appello, che non può trovare alcuna difesa nel mondo accademico o in quello scientifico,messa in atto al solo scopo di fare un regalo ai proprietari di strutture che fanno spettacoli con i cetacei.

Una concessione assurda messa in atto con dolo dimostrato dalla vacuità della motivazione, considerando anche l’appello, planetario, di tutte le organizzazioni che si occupano di diritti animali di boicottare questo tipo di spettacoli.

Un delfinario è una struttura diseducativa, sprovvista di alcun interesse scientifico o educativo per aumentare la sensibilità dei visitatori nei confronti di ambiente e animali e le sue vasche, per i cetacei, sono paragonabili alle peggiori gabbie di un circo.

La sofferenza dei delfini è una certezza che non può essere negata per animali abituati a vivere in branchi numerosi, mammiferi marini dotati di una straordinaria capacità di comunicare e di una vita sociale particolarmente intensa. Senza peraltro poter negare la continua necessità dei delfinari di catturare delfini in natura, come dimostra la mattanza compiuta ogni anno a Taiji (qui)

Il ministro Galletti passerà alla storia come il peggior ministro dell’Ambiente dall’istituzione del dicastero, nonostante abbia avuto alcuni predecessori che certamente non hanno brillato per attenzione e sensibilità. Quello che però resta davvero inaccettabile è l’arroganza con la quale è stato composto questo provvedimento, che suggella purtroppo il percorso di un governo, quello Gentiloni, distruttivo per l’ambiente e la salvaguardia della fauna.

E le elezioni alle porte non paiono foriere di migliori notizie per l’ambiente e i diritti animali, stante che si va dal vuoto pneumatico alle promesse che non possono essere mantenute. Un panorama complessivo che, da destra a sinistra, non è certamente in grado di rassicurare gli elettori.

Almeno quelli che sanno capire la differenza fra promesse vuote e ragionamenti efficaci, purtroppo assenti al momento.

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