Quando le Iene attaccano i lupi per far spettacolo

Quando le Iene attaccano i lupi per far spettacolo potrebbe sembrare che le prime, quelle televisive, riescano a dimostrare il pericolo rappresentato dai lupi (veri), ma le bugie han le gambe corte Veronica Ruggeri.

In effetti quando le Iene attaccano i lupi per far spettacolo l’audience sale, scientificamente, grazie al contrasto inevitabile fra ambientalisti e allevatori, fra difensori del lupo e bracconieri, fra cittadini esasperati (un po’ caricaturali come si può vedere nel servizio passato settimana scorsa) e persone di buon senso, che vedono i vertici della catena alimentare come una risorsa e non come una reale minaccia. In questo minestrone di idee, di sentimenti, tanti, e di scienza, veramente poca, la iena televisiva Veronica Ruggeri ci sguazza, tanto da essere oggetto di critiche da Life WolfAlps , dal Wolf Appennine Centre e da tante altre organizzazioni e liberi pensatori che hanno duramente stigmatizzato un servizio fra il ridicolo e l’allarmistico, come avevo scritto in I lupi e le iene e in I lupi e le iene, i lupi e la cattiva informazione.

 

Ora però viene dimostrato un legittimo dubbio, quello che il servizio della Iena Veronica Ruggeri fosse stato programmato a tavolino, con una sapiente regia, uno storyboard ben pensato per trasmettere al pubblico il propellente necessario per risvegliare la paura del lupo, l’odio atavico verso i predatori, il terrore verso la creatura che voleva sbranare anche Cappuccetto Rosso, dopo aver già mangiato la nonna. Il lupo capace di travestimento, di travisamento della realtà, di rubare agli uomini, di aggredirli nelle loro case. Quasi una sorta di nemesi verso quegli uomini che avevano tradito il patto che legava il lupo a loro, primogenitore di tutti i canidi molti dei quali oggi vivono mollemente nelle nostre case, i canis lupus familiaris.

Le Iene contattano infatti l’azienda agricola Capra e Cavoli di Compiano, il cui proprietario è uno dei leader della rivolta della Val Taro contro i lupi, come chiaramente compare sulla stampa locale, ad esempio su Parmense.net .

Con questo fronte “No lupo” le Iene si accordano, concordano la storia da raccontare in cambio di informazioni e riprese e questa dovrà certamente dar vita a un servizio che soffi sul fuoco della paura, che getti benzina sul fuoco con un populismo a tratti volgare, che non è l’oggetto della “trattativa” ma solo il taglio che la giornalista o il programma “Le Iene” decidono di dare, meglio sarebbe dire infliggere, al servizio trasmesso. Così, come in un grande spot sulla paura, arrivano tutti i protagonisti delle fiabe: il difensore della valle (bracconiere), il lupo (mostruoso), le prede sbranate (sanguinolente), i poveri valligiani oppressi dal mostro (con una componente che definirei non giovanile) e il cacciatore intrepido (mi mangerà il braccio sinistro a morsi, ma con il destro lo pugnalerò). Non c’è la principessa perché la iena Ruggeri ha scelto di fare la cantastorie e di storie ne racconta davvero tante, poi però sbugiardate anche da una collaboratrice dell’azienda agricola Capra&Cavoli di Compiano, che pubblica queste lettere sulla sua pagina Facebook. Leggetele con attenzione perché sono queste a trasformare l’inchiesta in farsa, il giornalismo in commedia:

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Le lettere, regolarmente inviate come PEC, dimostrano che le Iene quantomeno sono state tali con tutti i comprimari di questa commedia dell’arte all’italiana: con i titolari di Capra&Cavoli e con i lupi, senza dimenticare il Wolf Appennine Centre e il Centro Grandi Carnivori di Entracque , dove hanno intervistato la dottoressa Marrucco che è stata poi presentata nel servizio come una generica esperta, quasi fosse un’animalista pro lupo dell’ultim’ora. Che vergogna!

 

Non mi piace chiedere punizioni, però credo che questo modo di fare giornalismo sia vergognoso, che il presentare un servizio addomesticato e finto come un’inchiesta sia un servizio pessimo alla professione e spero che su questo l’ordine dei giornalisti, realtà che non amo come tutti gli ordini professionali, voglia prendere posizione.

Purtroppo le iene vere non possono presentare querela per diffamazione.

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