Rally automobilistici contro tori, illegali ma tollerati nella regione spagnola di Gaudalajara dove evidentemente questi encierros barbari, più di quanto non lo sia la corrida, non suscitano l’interesse delle autorità e nessuno sembra muovere un dito, secondo la denuncia del PACMA, per fermarli.
Il contesto particolarmente grave di questi rally automobilistici, che vedono i tori come involontari protagonisti, sta proprio nel fatto che la municipalità e la polizia non intervenga mai per fermare queste manifestazioni, dove centinaia di persone, spesso ubriache, inseguono per ore il toro a bordo delle loro automobili sino a sfiancarlo e ucciderlo.
La denuncia del PACMA, il partito animalista spagnolo che ha dimostrato una grande capacità organizzativa e una buona attrattiva politica visti i consensi elettorali, racconta di più di cento encierros che si svolgono in circa 70 località della regione di Guadalajara, nei centri più piccoli e rurali, con una media sotto i 1.000 abitanti. Una tradizione che seppur vietata dalla legge non vede scendere in campo le autorità per contrastare e impedire manifestazioni medievali e crudeli.
Queste corride anomale, dove il toro è inseguito da decine di automobili sulle colline per ore, rappresentano un maltrattamento davvero insopportabile, del quale nel nostro paese si parla poco o per nulla ma che richiederebbe invece un’immediata protesta presso le autorità spagnole, sia a livello nazionale che comunitario. Appare infatti del tutto inaccettabile che un paese come la Spagna, già funestato da corride e encierros legali decida di chiudere tutte e due gli occhi su manifestazioni a danno di animali per giunta illegali.
Con tutti i limiti di una legislazione per molti aspetti risulta inefficace e spesso inapplicata l’Italia, rispetto a altri paesi dell’Unione Europea, si pone in una posizione di maggior attenzione verso i diritti degli animali, anche se la strada è ancora lunga e molte sono le misure da adottare per arrivare a una tutela reale.
Occorre però che l’Unione sia più efficace e meno balbuziente quando si pronuncia in merito ai diritti degli animali, troppo spesso non riconosciuti a seguito delle pressioni delle lobbie messe in atto da chi trae ingenti guadagni economici dalle attività che comportano un maltrattamento.
ATTENZIONE: il video contiene immagini non adatte ai minori per il loro contenuto.
Possiamo sperare che una maggior diffusione e conoscenza di questa barbarie illegale costringa il governo spagnolo e la Comunità Europea a un intervento, applicando la legge e stroncando sul nascere questi rally automobilistici contro tori indifesi e seviziati sino alla morte.