La politica è l’arte del compromesso, delle mezza verità, della bugia travestita da verità, della partigianeria e di molto altro ancora. Per questo cerco di stare lontano da questo argomento, di non dare il destro per poter definire questo blog come partigiano di una parte politica o dell’altra. Ma quando si leggono notizie come questa ad ululare non dovrebbero essere i cani ma gli animalisti.
Questa la dichiarazione battuta da AGI su una dichiarazione di Silvio Berlusconi il 27 aprile, in piena campagna elettorale per le elezioni europee:
(AGI) – Roma, 27 apr. – “In Italia abbiamo 150 mila cani nei canili comunali, sono 150 mila prigionieri e allora uno dei settori dei nostri club si deve interessare di questa cosa e ogni club ha il mandato di cercare un papa’ e una mamma per i cani che sono in prigione e potremo addirittura arrivare a svuotare i canili comunali che costano alla comunita’ 260 milioni di euro all’anno. Se riusciremo nell’impresa avremo anche fatto contente 150 mila famiglie”.
I cani rinchiusi nei rifugi nei canili pubblici e convenzionati, aggiungendo i rifugi gestiti dalle associazioni protezionistiche senza avere convenzioni con l’amministrazione pubblica sono ben di più dei 150.000 di cui parla Berlusconi e, spesso, troppo spesso, sono custoditi in strutture in mano alla criminalità organizzata, in condizioni di vero e proprio maltrattamento. In un incontro tenuto a Milano la settimana prima delle europee, presente l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla e l’ex garante dei diritti degli animali del Comune di Milano Gianluca Comazzi, new entry nel consiglio comunale meneghino per un subentro, è stata riconfermata la volontà di Forza Italia di svuotare i canili e addirittura di dare un’assistenza sanitaria agli animali domestici. Certo poi le elezioni sono state una debacle, ma un minimo di coerenza è richiesto per differenziare quella che era una proposta con scarsa possibilità attuativa da una presa in giro a tutto tondo. Infatti è noto che i canili sono pieni di barboncini in attesa di essere adottati ed è altrettanto noto come la riproduzione dei cani di razza sia un’arma vincente per battere il randagismo.
La sinistra non ha mai avuto una grande attenzione verso i diritti degli animali, salvo poche mirabili iniziative individuali, mentre la destra è stata storicamente più attenta alla promozione di una normativa che tutela gli animali. Però questo non può significare che gli italiani siano disposti a subire le prese in giro del politico di turno, del grande paladino/a dei diritti degli animali e vengono in mente altri articoli pubblicati su queste pagine. Forse sarebbe il caso che il padrone di Dudù e la sua paladina M.V. Brambilla guardassero con attenzione questo video del Ministero della Salute:
Come ricordavo qualche giorno fa parlando di Clini, ex direttore ed ex ministro dell’Ambiente, attuale arrestato per tangenti, credo che gli italiani con il cervello, quelli che non sono schierati né a destra né a sinistra, ma giudicano atti e fatti siano davvero stanchi: ad esempio perchè mentre questa gente chiacchiera di animali ci sono migliaia di volontari che devono occuparsi di animali a causa delle inadempienze della pubblica amministrazione.
Le categorie deboli, in questo difficile momento, non sono viste come realtà da aiutare e soccorrere, ma solo come realtà da parassitare per avere consenso. Vergogna!