Ucciso da un cacciatore di cinghiali un ragazzo di 19 anni
Ucciso da un cacciatore di cinghiali un ragazzo di 19 anni, con un proiettile simile a questo.
Agli ungulati infatti si spara con fucili calibro 12 a palla asciutta, come questa Brenneke, oppure con una carabina a canna rigata.
Proiettili che quando vengono sparati hanno una velocità impressionante e raggiungono, prima di cadere al suolo, anche una distanza superiore ai 1.000 metri. Un chilometro.
Bisogna riportare il problema attività venatoria nel giusto contesto: un problema per il nostro capitale faunistico, un grande problema di incolumità pubblica. Considerando che ogni anno la caccia ha un costo altissimo in termini di vittime e feriti. Di gente che nulla aveva a che fare con la caccia e che non è tornata a casa.
Questa non è una questione secondaria, considerando che i cacciatori rappresentano meno dell’1% della popolazione nazionale, ma tengono in scacco il territorio per molti mesi all’anno. Sparando con armi che in sicurezza potrebbero essere usate solo al poligono (leggi qui)
Ma i cacciatori votano e siccome dai loro voti dipende anche la possibilità di esercitare la loro passione sono inclini a votare per i partiti che li difendono. Che da destra a sinistra non sono pochi. Un fatto che non consolerà i genitori di Nathan, 19 anni, che non tornerà a casa mai più.
Ucciso da un cacciatore di cinghiali un ragazzo di 19 anni ma è soltanto una tragica fatalità. Questo è quello che dicono i cacciatori, questo non è quello che pensano gli italiani che della caccia non ne vogliono più sapere. Che vorrebbero poter camminare in campagna e tornare a casa, sani e salvi.
La caccia è fuori dal tempo e ha fallito l’obiettivo che era dichiarato come fondamentale: il mantenimento dell’equilibrio faunistico. Nulla di più falso considerando che gli ungulati sono in aumento, i fagiani e le starne vengono ripopolati ogni anno e gli episodi di bracconaggio sono infiniti.
Ogni stagione venatoria muoiono uomini, animali, specie protette e anche un po’ l’ambiente a causa di uno sversamento di piombo in ambiente senza limiti. Tonnellate di inquinanti che non possono essere sostituiti: usando l’acciaio si peggiorerebbero le sofferenze animali.
Questa stagione venatoria poi si annunciava come una fantastica annata (leggi qui) visto che al governo c’è la Lega, uno dei partiti che si è sempre schierato senza tentennamenti a favore della caccia. Per capire e contare morti e feriti da anni ci sono i bollettini, inascoltati, dell’Associazione vittime della caccia.
AGGIORNAMENTO del 02/10/2018
Da notizie confermate dalle forze di polizia il ragazzo aveva con se un fucile, munizioni e un coltello pur non avendo la licenza di caccia. Se tutto questo sarà confermato il ragazzo stava facendo bracconaggio. Azione illegale e grave, ma che nulla toglie alle responsabilità di chi spara senza criterio vedendo muovere un cespuglio, usando armi micidiali.