Gatto selvatico in Liguria: un docufilm del fotografo naturalista Paolo Rossi

Il gatto selvatico in Liguria: un docufilm del fotografo naturalista Paolo Rossi per documentare la vita di uno degli animali selvatici più elusivi e difficili da avvistare. Un modo per far conoscere al grande pubblico un animale che per molti anni è stato ritenuto estinto o quasi nel nostro paese.

La ricerca di Rossi, un’apprezzato fotografo naturalistico che si è fatto conoscere per la sua grande passione per i lupi, è sempre condotta nel massimo rispetto degli animali. Senza usare mezzi per attirarlo ma soltanto con tenacia, pazienza e osservazione del territorio. Oltre all’aiuto delle video trappole oramai diventate così importanti per scoprire i segreti della fauna.

FELIS – il primo film sul gatto sarvægo from Paolo Rossi_Wolves Photographer on Vimeo.

Documentare la vita del gatto selvatico aiuta a difenderlo

Le riprese hanno avuto inizio in una delle valli più selvagge della Liguria e hanno permesso di dimostrare la presenza del felino. Prima di allora il gatto selvatico in Liguria era possibile vederlo soltanto impagliato, al museo di Storia Naturale di Genova. La conoscenza e la conferma della sua presenza diventano uno strumento utile per preservare l’habitat in cui vive questo fantastico felino.

L’informazione e la divulgazione, come è avvenuto per il ritorno del lupo in quasi tutto il territorio nazionale, sono fondamentali. Specie quando gli obiettivi, come in questo caso, vengono realizzati con tutte le attenzioni necessarie per tutelare il gatto selvatico. Assenza di disturbo, attenzione e scientificità delle attività sono le modalità di lavoro con cui Paolo Rossi ha sempre lavorato.

Chi volesse aiutarlo a concludere la realizzazione di questo documentario lo potrà fare visitando la pagina del sito Produzioni dal basso, che ospita il progetto al quale è possibile dare un contributo. Per sapere come si stia muovendo, cosa abbia organizzato e dove sarà possibile incontrarlo potete tenere d’occhio la sua pagina Facebook.

Mastodon