Salvo l’hamburgher vegetale: il Parlamento Europeo (non) decide di mantenere lo stato di fatto

Salvo l’hamburgher vegetale e tutti gli altri prodotti che richiamano nel nome l’equivalente fatto usando proteine animali. Una vittoria per i prodotti vegetali anche se non derivante da una scelta. Ma dalla volontà di rinunciare a assumere una posizione. Salvaguardando i prodotti che chiamano i prodotti con gli stessi nomi, pur specificando in modo chiaro che si tratta di proteine vegetali.

La questione, peraltro di lana caprina per restare in tema animali, era stata messa sul tavolo dalla lobby dei produttori di carne. Stanchi di vedersi sottrarre quote di mercato dai prodotti come hamburger e salsicce, ma anche mortadella e wurstel, derivati da proteine esclusivamente vegetali. Un problema che non si poneva come frode nei confronti del consumatore. Sempre chiaramente informato che la carne e altre componenti animali erano assenti.
Il plus di questi prodotti infatti è quello di essere realizzati senza proteine animali. Spesso assomigliando, ma solo per aspetto, ai prodotti fatti con la carne. Un modo semplice, senza scopi truffaldini, per far sapere al consumatore proprio la diversità del prodotto. Far credere che la dicitura veggie hamburger oppure mortadella vegetale potesse davvero ingannare i consumatori era una grande bugia. La realtà è che questi alimenti sono altrettanto proteici, oltre a essere cruelty free e rispettosi dell’ambiente. Per questo danno fastidio all’industria della carne.
Salvo l’hamburgher vegetale, ma anche tutti gli altri prodotti similari che piacciono sempre di più
In campo per chiedere che fosse vietato usare questi termini era scesa la Lega, sempre a fianco agli allevatori e alla lobby venatoria. Due categorie che producono danni rilevanti all’ambiente, ma che rappresentano una prateria elettorale irrinunciabile. Come avevo già scritto su Facebook commentando un post di Matteo Salvini.
L’unica fattore fondamentale è che non vi possa essere confusione sul prodotto offerto in vendita, per non diventare una proposta scorretta e ingannevole. E così non è perché tutte le confezioni sono molto chiare e, oltretutto, nella grande distribuzione hanno banchi di vendita ben separati. Il fatto di essere confezionati con proteine vegetali rappresenta una caratteristica commerciale positiva, che viene sempre esaltata e non certo occultata. Una volta tanto una non decisione ha prodotto effetti positivi, anche se sotto il profilo etico sarebbe stata di grande valore.