Nerone lupo ibrido, è il nuovo capobranco a Castel di Guido

Nerone lupo ibrido è diventato il maschio leader del branco di lupi che da tempo vive nell’oasi di Castel di Guido, sul litorale romano. Il branco, costantemente monitorato dalla LIPU che gestisce l’oasi, era già salito agli onori delle cronache grazie a un altro lupo.
La storia di Guido, lupo disabile, che veniva aiutato da tutto il branco aveva commosso molti, sino a quando non è stato ucciso. La storia di Guido ha contribuito, se non altro, a far vedere i lupi sotto una luce diversa, come un gruppo familiare attento e solidale.
Ora però la presenza di Nerone, ibrido riproduttivo di prima generazione, rilancia il problema del vagantismo canino. Quello che ha consentito che una lupa si accoppiasse con un cane non sterilizzato, vagante sul litorale.
Un problema che non è stato mai affrontato in modo concreto e serio, prevedendo sanzioni severe per i proprietari di cani che li lasciano vagare senza controllo e per giunta non sterilizzati. In questo modo non solo si mettono in pericolo i lupi ma si alimenta in modo incessante il randagismo.
Nerone lupo ibrido deve essere sterilizzato
La pratica della sterilizzazione dei lupi ibridi è attuata da tempo dal progetto MIRCO Lupo, che studia e monitora il problema in territori dove la simpatria (la convivenza fra cani vaganti e lupi) può creare problematiche serie.
I lupi vengono catturati, sterilizzati e rilasciati dove sono stati prelevati, consentendogli di vivere liberi, senza alterare gli equilibri gerarchici del branco. Una scelta molto più rispettosa di quella di catturare e tenere in cattività gli ibridi.
Il progetto ha contribuito a sfatare un altra credenza, alimentata dagli ambienti da sempre ostili alla presenza dei lupi: la supposta maggiore aggressività degli ibridi e il pericolo che questa rappresenta per gli uomini.
Gli ibridi non sono pericolosi né più aggressivi di un lupo, ma hanno solo un codice genetico “alterato”, che li mette in una sorta di terra di mezzo fra lupo e cane, dal quale quest’ultimo deriva.
Per questo la LIPU chiede a gran voce che Nerone venga catturato, sterilizzato e reimmesso sul territorio, per evitare che essendo un maschio fertile possa riprodursi, procreando ulteriori animali ibridi.
Sconfiggere il vagantismo canino è una priorità
Da troppo tempo si parla della necessità di attuare piani di controllo sui cani di proprietà, quelli che lasciati liberi di vagare sul territorio possono accoppiarsi infinite volte, con cani randagi o lupi. Creando sempre e comunque un danno.
La sterilizzazione dei cani e il loro controllo deve diventare una priorità reale, che serva per attuare piani di sterilizzazione massicci, che preveda sanzioni talmente alte da scoraggiare questa gestione dissennata dei cani di proprietà.
Da decenni il randagismo è un problema endemico nelle regioni centro meridionali e da altrettanto tempo si parla molto ma si conclude poco. Troppi proclami e troppa poca voglia di attuare progetti seri, forse perché potrebbero entrare in conflitto con i proprietari dei cani.
Questa inazione genera problematiche non secondarie e costi economici molto alti per la gestione dei cani randagi rimossi dal territorio, condannandoli spesso a una vita miserabile rinchiusi nei canili. Sarebbe ora di passare invece dalle dichiarazioni, spesso vuote, alle operazioni di reale contrasto.