L’illegale odissea di 10 tigri da Latina alla Russia

L’illegale odissea di 10 tigri da Latina alla Russia ha avuto inizio sette giorni prima che il personale dello zoo di Poznan mettesse fine a questo incubo. I felini erano probabilmente destinati a un circo russo, ma sono state fermate e bloccate al confine con l’Unione Europea. Con una tigre già morta e le altre in condizioni pessime a causa del viaggio.
Al momento le notizie sulla provenienza degli animali sono soltanto ipotesi sembra. Che potrebbero però trovare riscontro nelle prossime ore, anche a seguito delle denunce presentate da LAV.
Molti misteri circondano il viaggio delle dieci tigri, partite dal basso Lazio, su un camion trasporto cavalli, per arrivare a una ignota destinazione fuori dalla UE. Le tigri sono una specie tutelata dalla CITES e per viaggiare in modo lecito devono essere scortate dai documenti che attestano la corretta provenienza.
Da dove parte l’odissea delle 10 tigri e chi le doveva ricevere?
Nelle foto visibili sulla pagina FB dello zoo di Poznan in Polonia, intervenuto per soccorrere gli animali, si possono vedere le condizioni in cui viaggiavano le tigri. Trasportate in condizioni inaccettabili. Rinchiuse in piccole gabbie di ferro e ammassate in un camion per il trasporto dei cavalli.
Un trasferimento che non sarebbe mai dovuto iniziare con le tigri dentro quelle gabbie. Se anche fosse durato il giusto tempo, senza avere intoppi, il viaggio si sarebbe svolto, comunque, in condizioni di maltrattamento. Nella realtà, ipotizzando che siano partiti da Latina avevano già percorso più di 2.000 chilometri, in un viaggio di giorni, per arrivare a Koroszczyn. Un paese al confine fra Polonia e Bielorussia.
Leggendo la notizia la mente corre al destino delle tigri di Ettore Weber, il domatore rimasto ucciso che avrebbero dovuto essere vendute, ma ovviamente questa è soltanto al momento un’ipotesi. Nei prossimi giorni si saprà la provenienza degli animali dopo che i responsabili del trasporto saranno stai sentiti dalle autorità.
Trasportare tigri su un van per cavalli evita molti controlli
Chi si potrebbe immaginare che su un camion destinato al trasporto dei cavalli possano essere stipate ben 10 tigri? Probabilmente i felini sono stati sedati prima della partenza, per evitare indesiderati ruggiti. Che avrebbero svelato il reale contenuto del camion, impossibile da far passare inosservato già alla prima stazione di servizio.
In mancanza dei documenti e per il trasporto non conforme gli animali sono stati bloccati in frontiera. Per sei lunghi giorni, prima dell’intervento dello zoo di Poznan. Senza questo provvidenziale soccorso le tigri, in quelle condizioni, avrebbero potuto morire tutte di stenti.
Ora gli animali sono al sicuro, ma è necessario identificare i responsabili di questo viaggio terribile. Identificando il proprietario e i motivi per i quali siano state spedite senza i documenti corretti. Senza trascurare il ruolo avuto dai trasportatori. I reati sono stati già commessi all’atto della partenza e quindi la competenza sembra essere (anche) della magistratura italiana.
AGGIORNAMENTO DEL 03/05/2022
Nulla sembra essere cambiato a Latina per la famiglia circense che gestisce questo “allevamento” di felini. Esattamente con gli stessi sistemi le tigri, considerate per legge animali pericolosi, non detenibili da privati, vengono noleggiate a private, a circhi e tenute in carrozzoni grazie a una licenza di mostra faunistica. Una situazione grave che non è mai stata approfondita. Come dimostra un video che il giornale La Repubblica ha pubblicato sulle sue pagine dopo averlo avuto da LAV, che, a sua volta, ha dichiarato di averlo ricevuto da un anonimo.
Qui sotto trovate un podcast in cui racconto qualcosa di questa storia, dei mancati controlli e della speranza che qualcosa accada!