non regalare un cane

Ci sono almeno 10 motivi per non regalare un cane a Natale. Che potete usare per dissuadere i vostri amici dal fare questo genere di regali.

Gli animali non vanno regalati: possederli deve essere una scelta di vita consapevole e non solo soddisfare l’impulso emotivo. Senza contare che ogni animale che vi guarda dalle vetrine di un negozio è stato prodotto, questo è il giusto termine, per essere venduto.

Questo decalogo illustra dieci buoni motivi per non essere complici di un mercato che solo in apparenza trasuda bontà, ma i magici cucciolotti che vi guardano dalle vetrine, se solo potessero, vi racconterebbero una realtà molto diversa.

Dieci buoni motivi per NON comprare animali

1 – Non acquistate cani nei negozi e non credete che siano di razza: se non hanno pedigree sono soltanto cani che tecnicamente assomigliano a un cucciolo di razza. Nella realtà è come se compraste un Rolex tarocco, pagandolo come uno vero.

2 – I cani tanto di moda oggi, quelli brachicefali ovvero con il muso schiacciato, come il bulldog inglese della foto sono animali costretti a respirare male per tutta la loro vita. A causa di una selezione che li fa assomigliare a bambolotti per piacere. Peggio sono selezionati e peggio respirano, quindi non rendetevi colpevoli di maltrattamenti genetici;

3 – La maggioranza dei cani che vedete nelle vetrine dei negozi arrivano dai paesi dell’Est Europa, principalmente Ungheria e Slovacchia. In origine costano circa 50 Euro e verranno venduti a un prezzo che moltiplica il loro valore fino a più di 20 volte. Sono allevati in condizioni pessime e sono strappati alle loro madri precocemente;

4 – I cuccioli che vengono dall’Est Europa sono quasi sempre i cani della cosiddetta “tratta dei cuccioli”, viaggiano con documenti non veritieri e spesso non hanno fatto nemmeno le corrette vaccinazioni. Il rischio latente che arrivino cani portatori di rabbia, un virus mortale anche per l’uomo, non è affatto da escludere;

5 – Ma anche i cuccioli che sono garantiti come italiani sono spesso cani della tratta dei cuccioli: vengono fatti viaggiare senza microchip e, una volta in Italia, vengono identificati con chip italiani, frodando così gli acquirenti e aumentando il rischio sanitario;

Meticcio è bello, con più possibilità di essere anche più sano di un animale di razza

6 – I cuccioli allevati senza controlli possono essere portatori di malattie genetiche o ereditarie, come la displasia, che li portano a dover essere costantemente in cura da un veterinario e a condurre una vita di sofferenza. In pratica chi compra arricchisce una persona senza scrupoli e acquista un povero animale che gli costerà molti soldi dai veterinari;

7 – I cuccioli che vengono venduti attraverso internet hanno ancora minori garanzie di essere sani e in più non avrete nemmeno un negozio con cui protestare, un responsabile identificato da denunciare o al quale chiedere i danni;  

8 – I cuccioli di finta razza venduti sulla rete a prezzi molto bassi in genere nascondono una truffa: i cani non esistono e vi infilate in una catena di Sant’Antonio che vi porterà a sborsare, sotto ricatto psicologico, centinaia e centinaia di Euro. Ricordate che gli animali, di qualsiasi specie non vanno comprati su internet;

9 – Se volete regalare un cane chiedetevi sempre, prima di fare questa pessima scelta, se chi lo riceve non solo sia in grado di tenerlo bene, ma disponga delle risorse economiche per mantenerlo. Gli animali costano, hanno necessità di cure mediche, di cibo adeguato e di tempo. Se sottovalutate questo punto cruciale non farete un regalo, ma sarete responsabili di aver creato un danno;

10 – Gli animali, a qualsiasi specie appartengano, non si acquistano ma si adottano: nei canili, nei gattili, nelle strutture gestite dalle associazioni. In Italia ci sono centinaia di migliaia di cani prigionieri nei canili, spesso a vita, ed è immorale farne nascere. Per profitto.

Non si possono più sentire persone che prima si rendono complici dei traffici di animali, e del loro maltrattamento, per poi dire che non erano a conoscenza del problema. Basta fare due ricerche in rete per capire quale sia la realtà e la portata del fenomeno. Sono davvero pochi gli acquirenti in buona fede, molti i superficiali e tantissimi quelli che si preoccupano soltanto di fare un affare.

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