Abbattimento lupi sulla via del tramonto grazie a quanto deciso dalla Conferenza Stato Regioni che ha chiesto al ministro Galletti di eliminare dal Piano lupo la possibilità di effettuare abbattimenti.
Non è bastata quindi l’ostinazione del ministro Galletti a mantenere in piedi la previsione di poter effettuare un prelievo dei lupi mediante gli abbattimenti selettivi.
Le regioni, per bocca del loro presidente nella commissione Stefano Bonaccini hanno chiesto che dal Piano Lupo venisse tolta la possibilità di effettuare uccisioni, certamente con grande dispiacere della componente venatoria che da mesi soffia sulle braci della paura e dell’ignoranza.
Secondo una nota appena diramata dall’agenzia ANSA le regioni hanno votato quasi all’unanimità, con la sola esclusione di una regione e di una provincia autonoma, che potrebbe essere il Trentino, di richiedere l’eliminazione degli abbattimenti.
Una sconfitta rispetto alla linea intransigente portata avanti in questi mesi dal ministro Galletti che aveva sostenuto addirittura che gli abbattimenti programmato avrebbero eliminato le uccisioni fatte dai bracconieri. Ma evidentemente non è stato creduto.
Ora occorre che le associazioni, che hanno plaudito alla scelta della Commissione Stato Regioni, vigilino per evitare che quanto uscito dalla porta non possa rientrare dalla finestra. Occorre arrivare a una modifica dell’approccio al problema che in Italia, quando riguarda la fauna, si risolve solo con le politiche di abbattimento.
Una strada che sembra davvero ineludibile e che dovrebbe portare alla comprensione di una diversa strategia, dove i predatori non sono più visti come nemici ma come componenti indispensabili per il mantenimento dell’equilibrio naturale e la tutela del territorio.
#CacciaUnNo