L’uomo in fondo ha bisogno di negare quanto gli fa orrore, ha necessità di credere che la sua specie non sia portatrice del gene della crudeltà per non dover fare i conti con le nostre peggiori pulsioni. In fondo è vero che noi, gli animali umani, arriviamo a fine scala sia nel bene che nel male: abbiamo veri eroi, santi e uomini ordinariamente corretti, indisponibili a piegarsi alla logica del potere e, purtroppo, anche uomini abbietti, violenti, amorali, incapaci di empatia, sfruttatori, pedofili e violentatori, soltanto per usare alcune categorie.
Da anni, per professione, sguazzo in una piccola parte di questi mondi, conosco persone fantastiche ed umani abbietti, ma non riesco ad abituarmi all’indifferenza verso la sofferenza dei viventi, specie quella gratuita, non necessitata, priva di giustificazioni. Quella sofferenza fatta di una violenza primordiale che mette ansia per la sua efferata gratuità , per la barbarie, che tanto è atroce da riuscire a far montare sentimenti rabbiosi e violenti nei confronti dei responsabili, che in realtà una persona come me vorrebbe poter espungere, solo con un tocco di un pulsante, dalla comunità dei viventi. Ci sono cose che noi umani non vogliamo vedere, che releghiamo nel grande campo dell’inevitabilità delle situazioni, della guerra che genera violenza, dei campi di sterminio che devono essere, giustamente un monito perenne, un monumento contro la crudeltà, ma anche un monito sulla nostra natura, sull’insensibilità della nostra specie.
Nel continuo scandaglio delle notizie sugli animali, nella ricerca di capire, imparare, conoscere oggi ho visto un video realizzato da Mercy for animals, un’organizzazione impegnata nel far conoscere cosa provocano i nostri comportamenti alimentari, le nostre scelte economiche, ma anche la nostra volontà di non voler vedere.
SCONSIGLIO LA VISIONE DI QUESTO VIDEO A UN PUBBLICO SENSIBILE ED AI MINORI, PERO’ LA CONSIGLIO A QUANTI FANNO FINTA DI CREDERE CHE LE BISTECCHE CHE COMPRANO AL SUPERMERCATO ARRIVINO SULLA TAVOLA SENZA CRUDELTA’ GRATUITE VERSO GLI ANIMALI.
Ditemi per favore se dopo aver visto questo video non vi assale un sentimento di vergogna per i comportamenti dei nostri simili, ma anche un’incontrollabile paura verso il genere umano, capace di crudeltà di questo genere. Il vero problema non è si debba o meno avere sentimenti di compassione verso gli animali, se sia giusto tutelarli dalle crudeltà, ma il dover pensare, e accettare, che la nostra specie abbia comportamenti così atroci, ingiustificabili, neanche sorretti da motivazioni ingiustificabili come l’odio razziale o la guerra, ma solo ed esclusivamente da una sorda insensibilità.
Io credo che queste persone possano essere un pericolo reale, tangibile, per la nostra società in quanto portatrici di due geni terribili: odio e indifferenza.
Mi piacerebbe leggere le vostre opinioni, che ricordo saranno pubblicate solo se scritte in modo rispettoso: barbarie e violenza non sono una giustificazione per avere comportamenti pessimi.
Sempre più convinto della mia scelta… mai più, mai più complice di tanto orrore.
Questi potranno essere anche casi limite ma basta informarsi un poco per rendersi conto che la “normalità” della “merce” che finisce sulle nostre tavole manca della pietà che noi umani riusciamo ad accordare persino ai criminali più efferati.
La gente tratta meglio le proprie scarpe di come vengono trattati gli animali di cui si nutre: non c’è rispetto per la vita.
A quelli poi che fanno un distinguo tra umani e animali, ricordo che tanto la storia passata che quella attuale mostrano come il confine che separa questi due termini sia labile e soggettivo.