Il traffico dei cani non conosce sosta e non bastano sequestri, servizi su giornali e TV per far capire a chi acquista quanto sia sbagliato sostenere questo commercio.
che ogni anno è responsabile della sofferenza di centinaia di migliaia di animali. Non si riesce a far comprendere che sostenere con un acquisto questi traffici è esattamente come sostenere il crimine.
Potremmo continuare per anni a cercare di tagliare le arterie del traffico e i trafficanti continueranno a trovare nuove strade, nuovi gangli linfatici da infiltrare, nuovi clienti e sistemi per aggirare una legge fragile.
Però noi non abbiamo a che fare con tossicodipendenti, con portatori di patologie da assuefazione, ma con ipocriti che si dichiarano amanti degli animali, con superficiali a cui non interessa il traffico dei cuccioli, con snob che pensano che avere il cane di razza, pagato poco, sia uno status symbol e con bulli che credono che un pitbull sostituisca una pistola. Senza dimenticare le signorine tacco 12 e cane da borsetta.
Penso che sia ora, senza ipocrisie, di guardare con fastidio questi personaggi: chi sostiene il traffico di animali sostiene sia il crimine che il maltrattamento degli animali.
Chi sostiene questi due contesti orribili, traffico e crimine, che sono lontanissimi dall’amore per gli animali, rende vano il lavoro di chi si occupa di tutelarli.