
L’uomo è un predatore senza qualità, troppo spesso stupido nella sua voracità. Senza logica e senza rispetto.
Così riesce a sterminare in Polonia più di mille uccelli, inutilmente, in una zona protetta. Un fatto certamente non nuovo alle cronache.
Portato alla ribalta da un sito venatorio che a questa inutile mattanza ha dedicato un post (leggi qui). Un fatto inusuale in un panorama di solito omertoso, ma non nuovo per questo sito.
Non schierato dalla parte dei bracconieri e con prese di posizioni scomode nei confronti della peggior caccia. Restando sempre, ovviamente, un sito venatorio, con tutte le considerazioni del caso.
Ora gli italiani coinvolti rischiano un processo per direttissima, che potrebbe aprire per loro le porte del carcere. Nei paesi dell’Est infatti la caccia è molto più permissiva che in Italia, motivo per cui il turismo venatorio rappresenta una fonte di reddito importante. Ma le regole sono regole anche per gli stranieri.
Ritornando alla considerazione iniziale, sintetizzata nel titolo, queste notizie dimostrano come la foga predatoria non sia un comportamento solo animale, motivato da situazioni particolari. L’uomo, con il suo raziocinio e la sua intelligenza, talvolta solo supposta, si comporta da stupido predone e non da predatore.
Uccidendo senza senso, molto più di quanto non riesca a mangiare. Solo per il piacere di uccidere, solo per l’arroganza di poterlo fare. In barba alla legge, ma non sempre a quanto pare. Ora sarebbe giusto che i cacciatori coinvolti in quest’assurdità vengano puniti severamente in Polonia, ma sarebbe giusto che lo fossero anche in Italia.
Questa è gente a cui va tolta la licenza di caccia e il permesso di detenere armi, anche per reati commessi all’estero. Questi sono bracconieri della peggior specie, persone che non hanno alcun rispetto per la natura. Predoni assetati soltanto di sangue e privi di ogni scrupolo.
Se già la caccia è un’attività che non può piacere a chi considera immorale uccidere per divertimento, questo genere di caccia, è deprecabile per chiunque abbia un minimo di buon senso.
Questi sono dei sociopatici e quindi individui pericolosi da tenere sotto stretta sorveglianza. In Polonia, possibilmente, per molti anni.
Non si capisce perché in Polonia. Basterebbe che ci fossero pene certe, per tutti quelli che commettono crimini. In Italia.