
E’ stato nuovamente ricatturato l’orso M49, per la terza volta, con la solita trappola a tubo. Questo rassicura molti sull’effettiva esistenza in vita dell’orso soprannominato Papillon, messa in dubbio da tanti compreso il sottoscritto. Ma se il suo essere vivo possa essere davvero inteso come una buona notizia, ora che è stato di nuovo catturato lo potrà dire solo il futuro. Anche se una certezza a questo punto l’abbiamo: l’intelligenza di M49 supera di gran lunga quella dei suoi carcerieri, che bisogna dirlo, hanno dimostrato di essere una buona dose di cialtronaggine.
Un orso è solo e sempre un orso, non ha possibilità di pianificare rocambolesche evasioni, non ha complici che l’aspettano all’esterno. Non ha nemmeno sodali che facciano saltare il muro di cinta del carcere perché un orso è solo un orso e riconoscergli un’intelligenza innaturale serve solo a sminuire l’approssimazione dei carcerieri. Che hanno commesso una serie di stupidaggini che attestano in modo certo la non capacità di gestione del problema. Uomini problematici, contro un orso definito problematico ma dai comportamenti ordinari. Da orso!
La terza cattura di M49/Papillon non è una vittoria per Fugatti, anche se la spaccerà come tale, ma rappresenta la certificazione dei suoi fallimenti. Il fatto che si tratti di un orso senza superpoteri lo dimostra il fatto M49/Paillon sia entrato per la terza volta in una gabbia a tubo. Proprio perché si tratta di un orso, che non pianifica, non riconosce ed è anche dannatamente miope, il motivo per cui molte volte orsi e uomini si scontrano, più che con altre specie animali.
Ma se aver ricatturato l’orso M49 è stata in fondo una passeggiata, che sia stata pianificata nelle tempistiche?
Il nostro Maurizio Fugatti sugli orsi trentini sta accumulando una serie di brutte figure, da Guinnes dei primati. Che meritano di essere riassunte in sintesi, visto che dopo la madre di tutte catture, la prima, gli fu subito tolto il radiocollare. E l’orso, probabilmente per un cattivo funzionamento degli impianti, evase beffandosi dell’impianto ad alta tensione che presidiava la sicurezza della gabbia. Lasciando Fugatti e i responsabili del centro di Casteller con un palmo di naso.
Dopo la fuga il ministro Costa chiese che l’orso venisse lasciato libero. Senza essere ascoltato perché il presidente trentino doveva rimediare la figuraccia. Ci volle tempo ma poi M49 fu catturato di nuovo, sempre con la solita trappola, e fu segregato in una zona piccolissima, quasi fosse un mafioso pericolosissimo. Meritevole di essere sottoposto al carcere duro, un 41bis per orsi problematici. Poi l’orso fu castrato, munito di radiocollare e messo in un recinto più grande. Costruito con la rete elettrosaldata. e fuggì di nuovo. Una situazione meritevole di un’indagine giudiziaria, mai attivata.
Beffando nuovamente i carcerieri ebbe buon gioco a fuggire da una pessima struttura. Mal costruita, altrettanto mal gestita e con poca manutenzione. Sfondandola nonostante la solita barriera elettrica. Cristallizzando senza ombra di smentita la certezza che il centro di Casteller fosse gestito in modo pessimo. Ma questa volta M49 aveva il radiocollare, perché gli fu nuovamente messo dopo la cattura che seguì alla prima rocambolesca fuga. Così fu più facile localizzarlo in seguito e seguirlo nei suoi spostamenti.
M49 in fuga, braccato dai forestali trentini, sembra morto. Il radiocollare non rileva infatti più movimenti dell’orso
I forestali scoprono che M49 non ha più il collare e qualcuno, non del tutto a torto, avanza l’ipotesi che M49 sia morto o sia stato ucciso. Facendo sparire il corpo e lasciando solo il dispositivo GPS. Un’ipotesi non così fantascientifica, smentita dall’evidenza di un ulteriore segno di cialtronaggine. Il radiocollare era stato perso dall’orso perché evidentemente era stato collocato in modo errato. Sempre perché un orso è solo un orso e non il celebre prestigiatore Houdinì.
cialtróne s. m. (f. -a) [etimo incerto]. – Persona volgare e spregevole, arrogante e poco seria, trasandata nell’operare, priva di serietà e correttezza nei rapporti personali, o che manca di parola nei rapporti di lavoro. Anche, con significato attenuato, persona sciatta nel vestire e nel portamento, o che nel lavoro sia solita fare le cose in fretta e senza attenzione.
Definizione tratta dal vocabolario Treccani
Viene così ricatturato l’orso M49 seppur privo di collare, e sarà riportato a Casteller, almeno provvisoriamente. Visto che secondo le intenzioni di Fugatti il centro dovrebbe ospitare ben più orsi di quello che quella vecchia struttura potrebbe. Per estensione territoriale e strutture, come dice chiaramente il quotidiano Il Dolomiti. Con Fugatti che continua a emettere ordinanze su ordinanze per catturare orsi, anziché interrogarsi sulle capacità della sua amministrazione, che pare incapace anche di gestire i rifiuti. Figuriamoci gli orsi.
Ci sarà sicuramente un seguito del quale vi terrò al corrente. Nel frattempo il pensiero va a un orso terrorizzato!
