I cani contro il bracconaggio: quando il cane diventa il miglior amico della fauna in pericolo

cani contro il bracconaggio

Usare i cani contro il bracconaggio in Africa è diventata una realtà. Impiegati nei parchi nazionali per essere di supporto ai ranger nel contrasto della caccia illegale, che ogni hanno uccide migliaia di animali in via d’estinzione. Per il valore rappresentato dall’avorio di una zanna di elefante o per un corno di rinoceronte. A torto ritenuto ricco di proprietà medicinali inesistenti, trattandosi di un ammasso di cheratina, la stessa sostanza delle nostre unghie.

Da tempo i responsabili della vigilanza dei grandi parchi africani, anche grazie al supporto di fondazioni private, hanno iniziato una lotta senza quartiere contro i bracconieri. Che costituiscono una sorta di esercito del crimine, ben armato ed equipaggiato. Che può sfruttare una rete di complicità locali, ma anche disporre di mezzi finanziari che consentono loro di disporre persino di elicotteri.

Oramai più che una lotta è una vera e propria guerra, che lascia sul campo numerosi morti in entrambe le parti. Combattuta con mezzi moderni come droni, rilevatori satellitari, videocamere a infrarossi e fucili mitragliatori. Ma fra i ranger ce ne sono molti a quattro zampe. Sono i componenti delle varie unità K9, utilizzate nel contrasto attivo del bracconaggio o nei controlli presso porti e aeroporti. Dove i trafficanti di natura spediscono le loro merci illegali nei paesi dell’Oriente, dove ancora è forte la richiesta.

Non sono soltanto i migliori amici dell’uomo, i cani contro il bracconaggio sono importantissimi contro il wildlife crime

Lo racconta, fra le tante l’organizzazione internazionale più importante nella lotta contro il bracconaggio dei rinoceronti, sempre pronta a sostenere chi contrasta l’uccisione illegale di questi animali minacciati di estinzione. Ma i cani non si occupano solo di difendere i rinoceronti, perché grazie al loro olfatto possono trovare parti di animali nei bagagli, anche se imballati come si farebbe con una partita di stupefacenti.

La presenza di unità di intervento rapido composte da rangers e cani non è una novità nel panorama della lotta al bracconaggio. L’uso dei cani si sta espandendo in tutta l’Africa sulla base dei grandi risultati ottenuti, come potrete leggere in questo articolo pubblicato dal sito online del Daily Mail. Una buona notizia per la fauna africana.

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