The invasion – A Coypumentary è un documentario realizzato sulla nutria, animale considerato alieno e come tale da eradicare senza pietà, ma anche senza alcuna possibilità di successo.
La nutria (Coypu myocastor ) è una specie originaria dell’America del Sud America introdotta in Europa per la produzione di pellicce, commercializzate con il nome di castorino.
Poi, scappata dagli allevamenti, ha costituito una popolazione vivente in stato di naturale libertà, essendosi perfettamente adattata all’ambiente europeo, specie nelle zone ricche di fontanili, rogge, corsi d’acqua.
Pur essendo dimostrata la totale inefficacia dei piani di eradicazione, che significano poi il suo abbattimento con metodi teoricamente eutanasici ma nella realtà spesso cruenti, la Comunità Europea preme perché questi piani siano portati avanti e riguardano non solo la nutria ma tantissime specie animali e vegetali.
The Invasion – A Coypumentary racconta delle problematiche delle nutrie guardandole con occhio diverso da quello in cui normalmente vengono descritte, esaminando il problema a tutto campo, anche e soprattutto indagando metodi più umani e ragionevoli per l’eventuale contenimento di questa specie, accusata a torto di provocare ingenti danni all’agricoltura e all’ambiente.
Sarebbe opportuno che il problema delle specie aliene, che riguarda ad esempio scoiattoli grigi, parrocchetti, gamberi della Lousiana, tartarughe palustri ma anche procioni, fosse affrontato con un occhio più attento ai diritti degli animali, alla luce dei costanti insuccessi dei piani di abbattimento di queste specie che dovrebbero far capire quanto sia inutile la scelta cruenta.
Può essere di qualche interesse sapere che anche l’Economist, prestigiosa rivista non certo sospettabile di simpatie animaliste, ha scritto in un recentissimo articolo che le azioni delle istituzioni contro le specie aliene sono quasi sempre insensate per motivi pratici, filosofici ed economici, oltre che destinate al fallimento.
http://www.economist.com/news/leaders/21679471-most-campaigns-against-foreign-plants-and-animals-are-pointless-and-some-are-worse
Non serve essere degli scienziati per capire come alcune teorie siano del tutto irragionevoli. Grazie del contributo.
L’Economist che si occupa di biologia??? Sarebbe come se Science o Nature si occupassero d’indici di borsa!!!
L’Economist certo non si occupa di biologia, ma non pubblica di sicuro articoli scadenti. Peraltro sull’inutilità dei piani di eradicazione in aree continentali non ci sono molti dubbi direi. Al massimo si potrebbe parlare di azioni di contenimento che però sul lungo periodo non hanno dato risultato, mentre sul breve hanno causato incrementi di popolazione, come è scientificamente provato.
Mmm… Strano, perché ci sono un paio di pagine che si occupano del progetto di eradicazione del rosso (www.facebook.com/rossoscoiattolo http://www.facebook.com/Rosso-scoiattolo-Liguria-650333711692668/) redatte da scienziati che si occupano di conservazione della natura che dicono l’opposto… Ma suppongo sia più obbiettivo credere alle opinioni di “pancia” dell’autore di un sito chiamato “Il Patto tradito” facente parte di un’associazione animalista che nel 2011 ha avuto entrate per 13.327.276 euro… Il cuore è importante, ma la testa non è proprio da buttar via…
Immagino intendesse l’eradicazione dello scoiattolo grigio, non mi risulta che i progetti Life siano stati ribaltati. Non è una questione di “pancia” e le opinioni che trova su questo blog sono le mie, che potrebbero anche non coincidere con l’associazione che rappresento. Ho seguito in Regione Lombardia un tavolo sul tema scoiattoli, fatto anche con componenti dell’università dell’Insubria, di Torino e con ISPRA. Certo per un addetto ai lavori come lei, che forse dovrebbe metterci anche il nome per correttezza, è davvero un po’ banale fare un attacco citando bilanci del 2011 di ENPA, peraltro sono noti anche quelli degli anni successivi. Non voglio scendere sullo stesso terreno parlando dei fondi dei progetti finanziati dalla CE, del loro utilizzo, del materiale prodotto perché non è questo lo scopo del blog. Francamente non credo che con i suoi argomenti, se continua su questa linea, riuscirà a convincere molti della bontà delle sue idee. Ma forse è un’opinione che giudicherà come di “pancia”.
…
“Immagino intendesse l’eradicazione dello scoiattolo grigio, non mi risulta che i progetti Life siano stati ribaltati.”
Non ho capito il senso della frase. Per lo scoiattolo grigio valgono le stesse considerazioni di qualsiasi altra specie esotica sulla pericolosià e necessità di eradicazione.
“Non è una questione di “pancia” e le opinioni che trova su questo blog sono le mie, che potrebbero anche non coincidere con l’associazione che rappresento.”
Pancia, cuore… Il senso è quello.
“Ho seguito in Regione Lombardia un tavolo sul tema scoiattoli, fatto anche con componenti dell’università dell’Insubria, di Torino e con ISPRA.”
E?
“Certo per un addetto ai lavori come lei, che forse dovrebbe metterci anche il nome per correttezza, è davvero un po’ banale fare un attacco citando bilanci del 2011 di ENPA, peraltro sono noti anche quelli degli anni successivi.”
Per me sì e per Andrea Argenton (Scoiattolo Grigio) no, eh? Comunque non sono un addetto ai lavori, non ho nulla a che fare col progetto di eradicazione, solo m’informo e mi dà fastidio la propaganda fasulla di una certa parte del mondo animalista, quella per così dire di pancia e non di cervello.
“Non voglio scendere sullo stesso terreno parlando dei fondi dei progetti finanziati dalla CE, del loro utilizzo, del materiale prodotto perché non è questo lo scopo del blog.”
Allora parliamo piuttosto di quelli di associazioni animaliste come l’ENPA e la LAV (da 1.857.105 a 2.557.295 a 4.411.058 ecc…)
“Francamente non credo che con i suoi argomenti, se continua su questa linea, riuscirà a convincere molti della bontà delle sue idee.”
Infatti sono le argomentazioni scientifiche reperibili al sito EC-SQUARE a farlo, ma non mi aspetto che i lettori che vengono abitualmente su questo blog siano persone disposte a mettere in discussione le proprie certezze.
“Ma forse è un’opinione che giudicherà come di “pancia”.”
Stranamente, è invece l’unica oggettiva che ho riscontrato nel commento.
P.S.: Greenreport: sarà anch’esso un sito di sadici vivisettori ASCIASCINIII111? Perché lì ho trovato il seguente articolo: http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/scoiattolo-grigio-quando-lanimalismo-e-in-malafede (ho inserito anch’io un URL come il primo commentatore in alto)
Pubblico tutto quello che è scritto in modo civile, questo non significa che voglia aprire un dibattito con chi nemmeno ha il buon gusto di presentarsi con il suo nome. Penso abbia detto tutto, non se ne abbia a male ma i prossimi commenti non saranno pubblicati. Non per censurarli, per noia.
Mi scuso per il mio comportamento.
Non si deve scusare di nulla. Ha espresso concetti in modo educato, posso non condividerli ma questa resta una mia opinione.
Questo è il mio nome, si senta libero di renderlo pubblico o meno. Di nuovo le mie scuse.