
Saranno abbattuti mille cormorani in Lombardia per decisione della Giunta Regionale e dell’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi. Che poi è lo stesso che voleva far riaprire i roccoli per la cattura dei richiami vivi per i cacciatori.
Non pago dello schiaffone ricevuto dal TAR, che l’ha obbligato a rimettere in cantina le reti dei roccoli, lo scoppiettante assessore non perde occasione per cercare di mantenere alto il suo consenso. Questa volta in un colpo solo vorrebbe accontentare due categorie con il medesimo provvedimento: cacciatori e pescatori.
Disponendo che siano abbattuti circa mille cormorani in Lombardia, in quanto la loro presenza metterebbe in ginocchio la pesca sportiva e quella professionale. 993 cormorani da abbattere che, con la loro morte, secondo il provvedimento, salveranno la pesca nella Regione. Se non fosse un’affermazione reale, scritta nero su bianco, in effetti si potrebbe pensare a una barzelletta.
Fabio Rolfi davvero sa di cosa sta parlando?
No, non lo sa e come spesso avviene ai nostri politici confonde la storia con la geografia, e fa una dichiarazione davvero imbarazzante, per chi dovrebbe essere una guida. E non solo perché cerca di accreditare che i cormorani siano responsabili della carenza di pesce.

Nella foga venatoria di Rolfi il cormorano si è trasformato in una specie alloctona, forse non sapendo che l’areale del volatile è l’intera Eurasia. Quindi l’assessore Fabio Rolfi ben farebbe a fare un corso, anche on line, su specie autoctone e alloctone e forse anche un poco sulla geografia faunistica del paleartico.
Il motivo dello svarione è semplice: Rolfi ha un’ossessione per le nutrie, che vorrebbe eradicare con ogni mezzo e in ogni tempo. E quindi deve aver fatto una singolare addizione, mescolandi nutrie e cormorani, facendoli diventare alloctoni.
La verità è che i pesci stanno diminuendo per ragioni ambientali
Non volendo ammettere il fatto reale l’assessore Rolfi e la Giunta lombarda si inventano un capro espiatorio, indicano il cormorano come il nemico di tutti i pesci lombardi. Mettendo in campo il solito provvedimento inutile, che però cerca di dare il contentino anche ai cacciatori.
Consentendo che si possano individuare soggetti non facenti parte della Polizia Provinciale per eseguire gli abbattimenti. Una deroga non consentita che già è stata messa in atto, abusivamente, per l’abbattimento delle nutrie. Portando altri sonori schiaffoni da parte della magistratura ai nostri politici.
Prima o poi ci sarà qualcuno che, con il buon senso necessario, toglierà queste competenze all’assessorato, ma anche al ministero, che si occupa di caccia? Per iniziare una gestione faunistica intelligente, senza dover considerare la caccia l’unico strumento per gestire gli equilibri del nosro capitale naturale.
Non è assolutamente necessario abbattere i cormorani dato che non sono loro i colpevoli della diminuzione dei pesci causata da fattori ambientali !