Riparte la caccia all'orso M49

Riparte la caccia all’orso M49, che sembra aver interrotto il letargo invernale, anche a causa di temperature sempre più calde e di inverni sempre più brevi. E così l’orso più ricercato del paese ritorna a essere in testa ai pensieri di chi lo vuole riportare al centro di Casteller, da dove è già scappato una volta. Dimostrando ancora una volta, purtroppo, una modalità sbagliata di gestire la problematica degli orsi.

Ancora non è dato capire da cosa derivi la certezza che sia proprio M49 l’orso che ha fatto un’incursione fra le arnie di un apicoltore in Val di Fiemme. Considerando che, prima che riuscisse a scappare dalla prigione in cui lo avevano portato, qualcuno aveva pensato di togliergli il radio collare. Tanto non poteva più scappare, avranno pensato, da un recinto protetto da cavi elettrificati a 7.000 volt. Ma invece, stupendo tutti, l’orso M49 si era riconquistato da solo la strada verso la libertà. Diventando imprendibile, almeno sino ad ora.

L’orso è onnivoro, ma uscendo dal letargo durante l’inverno non trova cibo e rivolge quindi le sue attenzioni alle risorse presenti negli insediamenti umani. L’interruzione anticipata del letargo è un fenomeno in parte causato dai cambiamenti climatici, che prolungano il tepore estivo e riducono il rigore degli inverni. Creando serie difficoltà a tutti gli animali, come ricci e pipistrelli, che con i risvegli anticipati non trovano cibo. Anche se non è infrequente che alcune specie, come orsi e scoiattoli, abbiano dei brevi risvegli dal letargo.

Il centro di Casteller ha rinnovato le misure di sicurezza per impedire una nuova evasione di M49

Sembra che tutto sia pronto al centro di gestione della fauna di Casteller per accogliere in sicurezza M49, per impedire altre fughe. La brutta figura fatta in occasione della precedente cattura ha lasciato il segno, non solo nei ricordi del plantigrado, ma anche nella storia politica del presidente Maurizio Fugatti, che ne aveva disposto abbattimento o cattura.

Per un orso come M49, che ha dimostrato di non voler restare prigioniero, è davvero difficile poter dire se la prigionia possa essere migliore della sua uccisione. Destinato a passare una vita in un recinto, con ben poche possibilità di mettere in atto i comportamenti tipici della sua specie.

Giusto sottolineare come molti trentini non siano affatto favorevoli alla cattura e reclusione di M49, che si trova in Trentino con un contributo di tutti i paesi europei. Che attraverso un LIFE hanno finanziato le operazioni di per riportare gli orsi in quella parte del territorio alpino. Un progetto che avrebbe dovuto portare a una maggior consapevolezza dei residenti, molto prima di essere attuato. Che invece hanno votato un referendum per approvare il progetto, e introitare i finanziamenti, per poi ripensarci.

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