Il lupo mannaro e il contadino ovvero le fantasie di un’articolista de La Nazione. Già segnalata, inutilmente, all’ordine dei giornalisti.
Precedente segnalazione che l’Ordine dei Giornalisti ha archiviato con la più semplice delle motivazioni: chi ha scritto l’articolo non è un giornalista. E il direttore non è censurabile.
La libertà di stampa è sacra, ci mancherebbe, però bisognerebbe poter sanzionare chi mette in giro fake news, e non solo sui lupi.
Su questo tema sono stati scritti molti articoli, anche su questo blog (leggi qui), ma purtroppo nulla sembra cambiare se l’argomento è il lupo. Che da predatore non pericoloso per l’uomo, si trasforma in lupo mannaro. Pronto a sbranare un povero contadino inerme.
Partiamo dal titolo del pezzo: «Un brutto incontro con un lupo. Ha cercato di attaccarmi» e le parole sono quelle che l’agricoltore avrebbe detto a Ilenia Pistolesi, l’articolista de La Nazione. Ma l’estensore del pezzo e il racconto non si fermano qui purtroppo. Scrivono di lupo che sbadiglia, sicuramente per fame, e di agricoltore che si salva dopo essere stato attaccato mentre era sul trattore.
Ma vien da sé che questa emergenza, scandita da una convivenza uomo-lupo praticamente impossibile, stia raggiungendo il suo apice. «I lupi circolano liberi vicino ai nostri poderi – ci spiega ancora l’agricoltore, scampato all’attacco del predatore – che cosa dobbiamo fare, barricarci dentro casa? Conosco tanti pastori disperati, subiscono attacchi continui. Quando cinque pecore, quando dieci: è una mattanza infinita».
Le notizie false pubblicate sui giornali sono una vergogna per il settore
Per quanto tempo ancora si dovrà leggere sui giornali, che magari prendono anche sovvenzioni statali grazie alla legge sull’editoria, notizie senza fondamento scientifico, false, ridicole. Per quanto sarà concesso seminare paura per fare qualche click?
Dove finisce l’etica di chi scrive, al di la di ogni appartenenza a un ordine professionale, quando le notizie sono esasperate, ingigantite, montate come la panna? Parlare di attacchi di lupi famelici che minacciano uomini, dopo due secoli di assenza di ogni testimonianza in questo senso. Una follia.
Esiste un mondo reale, di lupi che come predatori possono anche attaccare il bestiame domestico, che quasi sempre si scopre essere incustodito. Esiste un mondo di fantasia dove il vivono il lupo mannaro e il contadino. Descritto solo per spaventare, per far sensazione.
Non stupiamoci allora se si trovano lupi presi a fucilate, uccisi con una scarica di pallettoni come è capitato recentemente in Lessinia (leggi qui): il risultato di una campagna di terrore e di interessi, quelli dei cacciatori. Che detestano il lupo perché gli sottrae prede, regola il numero di cinghiali e cervi, meglio di loro.
Bisogna inasprire le sanzioni contro i bracconieri, ma anche per chi diffonde fake news. Specie se lo fa dalle colonne di un giornale prestigioso come La Nazione.